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BARBARI – L’INSORGENZA ORDINATA

Il testo, redatto con largo uso di argomentazioni di carattere storico e filosofico, consiste in una critica puntuale e articolata, nell’ottica anarchica, del volume di A. Negri e M. Hardt “Impero”, definito fabbrica ontologica e macchina linguistica del nuovo soggetto europeo rappresentato dal movimento ‘no-global’, con particolare riferimento all’area dei ‘Disobbedienti’.
Gli autori sostengono che, dopo la caduta del muro di Berlino (1989), l’Impero, ormai privo di nemici esterni, si trova a dover salvaguardare la propria esistenza di fronte a pericoli che nascono all’interno dei suoi stessi confini ad opera di quei sudditi che, restii a sottomettersi alle regole di omologazione del sistema, fomentano guerre civili e conflitti sociali suscettibili di turbarne gli equilibri.
Per contrastare tali minacce l’Impero, da un lato mantiene intatta la sua funzione repressiva, conferendo alle operazioni belliche la nuova veste di operazioni di polizia e, dall’altro, si serve di emissari (Negri e Hardt) che, mediante la solita stantia e spuntata arma intimidatoria del terrorismo intellettuale, tentano di porsi come forza di mediazione fra le tensioni sovversive e le esigenze dell’ordine sociale, portando i movimenti nell’alveo istituzionale.

 

BARBARI Crisso Odoteo