Traduciamo e condividiamo questo report di Alarm Phone in merito al nuovo accordo “Stop the Boat” concordato dai governi di Francia e Regno Unito in merito al flusso di migranti nel Canale della Manica.
LE CONSEGUENZE MORTALI DEL NUOVO ACCORDO “STOP THE BOAT”.
28 Gennaio, 2024
Nel 2023 si sono verificati più incidenti mortali nella Manica a causa del nuovo accordo ‘Stop the Boats’. L’aumento dei fondi per i francesi ha significato più polizia, più violenza sulle spiagge e quindi più imbarchi pericolosamente sovraffollati e caotici in cui le persone perdono la vita.
Il 14 gennaio 2024, intorno alle 2 del mattino CET, altre cinque persone sono state uccise nel tentativo di attraversare la Manica verso il Regno Unito. I sopravvissuti riferiscono che il loro gommone è crollato vicino alla spiaggia di Wimereux, a nord di Boulogne-sur-Mer, mentre più di 70 persone cercavano di salire a bordo durante il salpaggio. Il comunicato stampa della Prefettura marittima afferma che le forze di polizia presenti hanno prima cercato di salvare le persone che stavano tornando alla spiaggia, mentre le barche di salvataggio e un elicottero hanno individuato quattro persone svenute in mare. Più tardi nella mattinata, un escursionista ha scoperto un quinto corpo arenato sulla riva. Oltre ai cinque morti, una persona è stata ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Boulogne a causa di una grave ipotermia, e altre 33 hanno avuto bisogno di ulteriori cure a terra dopo l’incidente. L’identità delle persone decedute non è ancora stata pubblicata ufficialmente. Le testimonianze dei sopravvissuti li identificano come quattro cittadini siriani; due di 14 e uno di 16 anni. La quinta persona non è stata identificata, ma si pensa che sia un uomo proveniente dal Medio Oriente.
Questo incidente è il più recente di una tendenza inquietante cresciuta nell’ultima parte del 2023: un aumento delle perdite di vite umane nel Canale della Manica, molto vicino alle spiagge francesi e spesso in presenza della polizia.
L’aumento delle attività della polizia francese dopo la nuova dichiarazione franco-britannica del marzo 2023 ha avuto due conseguenze principali:
- Sempre meno gommoni raggiungono la costa francese, causando un pericoloso sovraffollamento e imbarchi caotici;
- Più attacchi della polizia ai canotti al momento dell’imbarco, provocando il panico e la destabilizzazione di una situazione già insicura.
Il risultato è stato non solo imbarchi più pericolosi e mortali, ma anche ulteriori lesioni e traumi per i viaggiatori ad opera della polizia, oltre ad una maggiore separazione delle famiglie.
In questo rapporto mostriamo l’evoluzione delle politiche e delle pratiche statali che sono responsabili di questa tendenza, richiamando l’attenzione su coloro che hanno perso la vita come conseguenza.
PIÙ INCIDENTI MORTALI
Dall’inizio del 2023 si è registrato un allarmante aumento del numero di incidenti mortali nella Manica rispetto al 2022. Delle 29 persone (1) note per essere morte al confine franco-britannico lo scorso anno, secondo Calais Migrant Solidarity, almeno 13 hanno perso la vita in sei incidenti legati all’attraversamento del mare. Questo include il naufragio del 12 agosto, in cui sono annegati sei uomini afghani. (2) Si tratta di un numero significativamente maggiore rispetto alle sei persone conosciute che hanno perso la vita in tre eventi legati all’attraversamento del mare nel 2022.
C’è un’idea errata comune secondo cui le persone muoiono più spesso nel Canale della Manica, lontano dal mare, quando la risposta di ricerca e soccorso non viene avviata correttamente o i soccorsi impiegano troppo tempo ad arrivare. Questo è comprensibile se si considera il naufragio del 24 novembre 2021, in cui le guardie costiere del Regno Unito e della Francia si sono rifiutate di assistere un gruppo di oltre 30 persone, scaricando la responsabilità. Solo due persone sono sopravvissute. L’errata percezione potrebbe anche essere stata rafforzata dal naufragio del 14 dicembre 2022, in cui persero la vita fino a quattro persone e altre risultano ancora disperse, nonostante le autorità fossero state informate del loro pericolo. La nostra analisi di ciò che è realmente accaduto la trovate qui. Tuttavia, a seguito dei precedenti fallimenti, la Guardia Costiera ha migliorato l’organizzazione, il coordinamento e le risorse per le missioni di ricerca e salvataggio su entrambi i lati della Manica. Le imbarcazioni francesi sorvegliano abitualmente i gommoni che si dirigono verso il Regno Unito, per essere pronti a soccorrerli se necessario, e la Border Force britannica anticipa gli arrivi e soccorre le persone che attraversano la linea di confine.
Ciò che abbiamo osservato l’anno scorso, tuttavia, è che gli incidenti mortali si sono verificati nonostante la presenza o l’intervento quasi immediato delle imbarcazioni di salvataggio francesi, ad esempio il 12 agosto, il 15 dicembre 2023 e il 14 gennaio 2024. Ancora più preoccupante è che tutti si sono verificati sulle coste francesi o in vista di esse. La causa in tutti i casi sembra essere la stessa: i gommoni erano sovraffollati e si sono guastati poco dopo la partenza, oppure situazioni pericolose create da salpaggi caotici.
2023 DECESSI DURANTE I TENTATIVI DI TRAVERSATA IN MARE
12 AGOSTO 2023: 6 uomini afghani annegano dopo che lo sponson del loro gommone collassa al largo di Sangatte con circa 65 persone a bordo
36 sopravvissuti vengono portati al porto di Calais dalla guardia costiera francese, e altri 22 o 23 vengono portati a Dover dalla guardia costiera britannica. 2 persone rimangono disperse in mare.
I sopravvissuti ci hanno detto che il loro gommone si muoveva lentamente a causa dell’elevato numero di persone (65 o 66). Uno degli sponson ha ceduto all’improvviso e metà dei viaggiatori è stata gettata in acqua. Alcuni hanno cercato di nuotare verso la riva, poiché hanno riferito di poter ancora vedere Sangatte. L’operazione di ricerca e salvataggio comprendeva 5 mezzi francesi, 2 mezzi britannici, un elicottero e un aereo francesi. L’operazione di ricerca e salvataggio non è stata in grado di recuperare tutti i viaggiatori perché la maggior parte di loro era già in acqua quando la prima imbarcazione è arrivata sul posto. Due sopravvissuti sono in custodia in Francia, accusati di aver pilotato il gommone.
26 SETTEMBRE 2023: Una donna eritrea di 24 anni muore a Blériot-Plage dopo essere rimasta asfissiata in una calca di 80 persone che cercavano di salire su un gommone.
I testimoni ci hanno raccontato che un gruppo si è avvicinato al gommone all’ultimo momento prima della partenza e ha tentato di salire a bordo. Il gommone era già sovraffollato e questo intervento ha provocato il panico di massa tra i viaggiatori. Sappiamo di almeno due famiglie eritree che sono state separate, poiché alcuni sono stati spinti fuori dalla barca e altri non sono riusciti ad andarsene a causa della pressione fisica della massa di persone. Wudase, una donna eritrea di 24 anni, non è riuscita ad emergere ed è morta per asfissia, schiacciata sotto gli altri viaggiatori. Il suo corpo è stato calato dalla barca e circa 75 persone hanno continuato il loro viaggio per arrivare nel Regno Unito.
8 OTTOBRE 2023: Un uomo eritreo di 23 anni viene trovato annegato a Merlimont, dopo che 60 persone in gommone sono collassate vicino alla spiaggia.
Circa 60 persone hanno cercato di salire a bordo di un gommone verso il Regno Unito, ma l’imbarcazione non è stata in grado di sostenere il peso delle persone ed è crollata. I viaggiatori hanno nuotato o guadato la riva, ma un uomo, Meron, non era in grado di nuotare ed è annegato sulla spiaggia. I servizi di emergenza sul posto non sono riusciti a rianimarlo.
22 NOVEMBRE 2023: Tre persone annegano al largo di Equihen-Plage, quando il gommone collassa in vista della riva. 57 sopravvissuti tornano sulla spiaggia.
Due corpi, un uomo, Aman, e una donna, Mulu, sono stati recuperati sul posto. Un terzo corpo, quello di Ezekiel, anch’egli proveniente dall’Etiopia, è stato trovato sulla spiaggia di Dannes il 4 dicembre.
15 DICEMBRE 2023: Un uomo curdo di nome Rawezh, proveniente dall’Iraq, annega a 8 km dalla costa di Grand-Fort-Philippe dopo aver tentato di attraversare il Regno Unito via mare. Altre 66 persone vengono salvate.
Quando una nave militare della Marina francese si è avvicinata al gommone, intorno all’una di notte, l’equipaggio ha informato CROSS Gris-Nez che uno dei tubolari del canotto si era sgonfiato e che alcune persone erano in acqua. Nonostante la rapida risposta dei francesi, era già troppo tardi per recuperare tutte le persone vive. Due giovani Hiwa e Nima, entrambi curdi iraniani, sono ancora dispersi dopo l’incidente.
15 DICEMBRE 2023 Un uomo sudanese di nome Ahmed annega.
Un’imbarcazione sovraccarica ha faticato a partire dalla spiaggia di Sangatte tra una nuvola di gas lacrimogeni lanciati dalla polizia francese. Alcune persone sono cadute in acqua mentre il gommone si ribaltava a causa di un motore non funzionante. Un giovane sudanese è annegato, intrappolato sotto il gommone collassato, ed è morto successivamente per arresto cardio-respiratorio in ospedale.
COSA È CAMBIATO? ACCORDI PERICOLOSI
Il recente aumento del numero di incidenti mortali è direttamente collegato agli accordi tra i governi britannico e francese per ’Stop the Boats’. Dall’introduzione dei controlli di frontiera giustapposti negli anni ’90, c’è stata un’intensa cooperazione tra francesi e britannici nell’attaccare e molestare le persone in movimento nel nord della Francia, per impedire e dissuaderle dall’attraversare il Regno Unito. Il Regno Unito fornisce enormi somme di denaro alla Francia per intensificare la sorveglianza del confine nel Nord e per rendere sicuri i suoi porti. Dal 2014 al 2022 sono stati consegnati 319 milioni di sterline, secondo la Biblioteca della Camera dei Comuni. Questo include 150 milioni di sterline in quattro accordi tra il 2019 e il 2022, incentrati sull’arresto delle traversate in barca.
Tracce di Dune Buggy, gendarmi dell’Operazione Poseidon e fumoproveniente da un’imbarcazione forata dalla polizia e poi incendiata, Oye-Plage, Alarm Phone, 17 maggio 2023
Questo denaro ha permesso di aumentare il numero di gendarmi che pattugliano la costa nell'”Operazione Poseidon”. Ha permesso di aumentare la tecnologia di sorveglianza, tra cui occhiali per la visione notturna, droni, aerei e telecamere ANPR sulle strade (telecamere che leggono e registrano le targhe dei veicoli N.d.T.), e diversi fuoristrada per pattugliare spiagge e dune. Queste attrezzature hanno reso polizia e gendarmi francesi più efficaci nell’individuare gommoni, motori, carburante e giubbotti di salvataggio nascosti, nonché gruppi di persone che aspettano per diverse ore nascosti tra le dune prima di una traversata. Inoltre, è aumentata marginalmente la loro capacità di interrompere le partenze sulla spiaggia, ma non sono riusciti a impedire la maggior parte delle traversate in un giorno di grande affluenza. Gli accordi hanno aumentato la cooperazione tra le forze dell’ordine e la condivisione dell’intelligence tra Francia e Gran Bretagna per smantellare le reti di coloro che organizzano i viaggi, oltre a interrompere le loro catene di approvvigionamento.
Nonostante le ingenti somme messe a disposizione dai britannici, gli accordi precedenti sono stati criticati perché non fornivano ancora ai francesi risorse sufficienti per ‘fermare le barche’. Oltre a questo, si sono svolti in un periodo di raffreddamento delle relazioni tra Francia e Gran Bretagna, nel periodo post-Brexit della premiership di Johnson, quando i francesi potrebbero essere stati meno entusiasti di essere la polizia di frontiera della Gran Bretagna. Lo scorso marzo, tuttavia, entrambi i governi hanno raddoppiato e hanno fatto una nuova dichiarazione in cui il Regno Unito ha promesso 478 milioni di sterline ai francesi in un arco di tre anni per finanziare 500 poliziotti in più, un nuovo centro di detenzione e una maggiore capacità di sorveglianza ‘per consentire un’individuazione più rapida dei tentativi di attraversamento’ e ‘monitorare un’area più ampia del nord della Francia e prevenire più traversate’. È dopo questo accordo che abbiamo notato un’impennata nel numero di interventi della polizia per impedire la spedizione di gommoni sulla costa, la violenza sulle spiagge (e talvolta in mare) per bloccarne il viaggio e, di conseguenza, il numero di incidenti mortali che si verificano sulle coste o in prossimità di esse.
CONSEGUENZE DEL NUOVO ACCORDO
1: Gommoni pericolosamente sovraffollati
Nonostante il numero complessivo inferiore di persone che hanno effettuato la traversata nel 2023 rispetto al 2022, ogni gommone che ha effettuato il viaggio era più affollato che in qualsiasi altro anno precedente.
Illustrati nei grafici qui sopra, i 47 giorni con il numero medio di persone per gommone più alto in assoluto si sono verificati tutti nel 2023. Il più alto, il 26 settembre 2023, ha avuto una media superiore a 70, e ci sono stati 27 giorni con 56 o più persone per gommone, tutti tranne uno dopo giugno. In confronto, il giorno più elevato in media nel 2022 ha visto non meno di 53 persone per gommone. Queste medie non mostrano le cifre effettive di ogni canotto, che ultimamente si sono estese a più di 70, e a volte 80 persone. Nel frattempo, il numero di traversate in un giorno è diminuito.
Un fattore chiave di questo sovraffollamento sono le operazioni di polizia contro le reti logistiche per organizzare i gommoni utilizzati per le traversate, che si estendono fino alla Turchia e ad altri Paesi europei come la Germania. Anche i veicoli e gli autisti che effettuano le consegne sulla costa francese durante i periodi di bel tempo sono presi di mira dalla polizia sulle strade costiere. Il Governo britannico si è recentemente vantato del fatto che nel 2023 sono state arrestate 246 persone come ‘trafficanti di esseri umani’ e che un’operazione internazionale ha portato al sequestro di 136 gommoni e 46 motori fuoribordo.
Gommone di 7-8 metri fermato sulla spiaggia dalla polizia, Oye-Plage, Alarm Phone, 22 aprile 2023
Questi attacchi alla catena di approvvigionamento, tuttavia, non riducono la domanda complessiva. Significa semplicemente che ci sono meno imbarcazioni totali per il numero complessivo di passeggeri. È stato osservato che, con un numero inferiore di imbarcazioni che raggiungono le coste in un giorno di traversata, le persone che si aspettano di viaggiare cercano di farsi strada con la forza su qualsiasi gommone che sia stato fornito e gonfiato. Questo ha fatto sì che una persona sia stata schiacciata a morte all’interno di un gommone, mentre altre sono state spinte in mare. Ciò significa anche che i gommoni estremamente sovraffollati non riescono a raggiungere le coste francesi, come nel caso del 12 agosto 2023.
2: Aumento della violenza della polizia
L’aumento della violenza della polizia sulle spiagge francesi è la conseguenza più visibile del nuovo accordo ‘Stop the Boats’ e aggrava i pericoli di imbarchi già sovraffollati.
Negli anni precedenti, il numero ridotto di poliziotti che pattugliavano le spiagge non era in grado di gestire i grandi gruppi di persone che si radunavano durante il salpaggio di un gommone, e molte volte sceglievano di guardare piuttosto che intervenire. Avevano anche difficoltà a coprire l’intero tratto di costa tra il Belgio e Berck. Ora, con un maggiore supporto aereo, un numero raddoppiato di agenti e un aumento delle loro risorse, come le Dune Buggy, la polizia è maggiormente in grado di intervenire al momento della partenza. In genere spara gas lacrimogeni contro le persone per cercare di disperderle e poi usa coltelli per tagliare il gommone. Ci è stato anche raccontato che la polizia utilizza delle granate ‘meno letali’ e si tuffa in mare per tagliare un gommone mentre le persone cercano di salire a bordo e avviare il motore.
La presenza della polizia e i loro attacchi creano situazioni di panico e di pericolo, in cui i gommoni vengono varati prima di essere completamente gonfiati e le persone devono arrampicarsi a bordo mentre sono in acqua fino al collo. In questi frangenti, diverse persone sono annegate nell’acqua bassa, come l’8 ottobre, e le famiglie sono state separate, come il 26 settembre 2023. Il pericolo degli attacchi della polizia si aggiunge a quello del sovraffollamento. È ormai comune osservare imbarchi caotici in cui più di 70 o addirittura 80 persone cercano di salire tutte insieme su un gommone di pochi metri di lunghezza, mentre la polizia cerca di fermarle. Ci è stato anche detto che se la polizia riesce a distruggere un gommone al momento del salpaggio, gli aspiranti viaggiatori cercheranno di salire a bordo di un altro piuttosto che rinunciare, aumentando nuovamente i rischi di sovraffollamento.
Le autorità britanniche hanno riconosciuto con orgoglio l’aumento della violenza, pubblicando il video di un agente di polizia francese con la bodycam, in cui si vede l’uso indiscriminato di gas lacrimogeni contro un gruppo di individui che, come sappiamo, comprendeva anche persone in una situazione di vulnerabilità. In una dichiarazione, in cui si celebra il fatto che due persone mostrate nel video mentre cercavano di tenere a bada la violenza della polizia sono state arrestate e incarcerate nel Regno Unito, il Ministero degli Interni afferma:
“La tensione sulle spiagge francesi sta aumentando grazie al successo degli sforzi delle forze dell’ordine nel contrastare questa impresa criminale organizzata. Incidenti come questo evidenziano il lavoro complesso e coraggioso dei nostri colleghi francesi di fronte a condizioni difficili”.
Un fotogramma dalla bodycam della polizia francese che mostra i lacrimogeni contro un gruppo di
persone durante il varo di un gommone, giugno 2023.
Nonostante l’aumento della violenza a terra, per ora sembra ancora che la politica dei francesi sia quella di non intervenire per fermare le imbarcazioni una volta che sono in mare e in navigazione. Ciò illustra una chiara contraddizione tra l’apparente preoccupazione per la sicurezza della vita in mare e la creazione di situazioni estremamente pericolose per le persone, attaccando i loro gommoni al momento del salpaggio.
NO BORDERS, NO “STOP THE BOAT”
L’ipocrisia dei governi francese e britannico consiste nel fatto che il potenziamento delle attività di polizia di frontiera, descritte in modo ipocrita come una protezione per le persone che devono raggiungere il Regno Unito in barca, non ha fatto altro che rendere più pericolosi i loro attraversamenti. Purtroppo, sembra che queste strategie politiche non potranno che continuare nei prossimi anni, come dimostra l’accordo di finanziamento triennale in vigore da marzo. Dobbiamo quindi aspettarci solo una maggiore colpevolizzazione delle vittime e ulteriori menzogne per ogni morte che si verificherà negli anni a venire. Le persone che continuano a essere costrette a intraprendere questo viaggio, a cui viene negato l’accesso ai traghetti e ai treni sicuri, che il resto di noi è in grado di prendere, vengono sacrificate per il bene delle ambizioni elettorali dei politici. Ciò che questi politici capiscono, ma non vogliono ammettere, è che è impossibile ‘fermare i barconi’ finché esiste un confine. Un’ulteriore militarizzazione e l’intervento della polizia non faranno altro che aumentare il numero di persone che muoiono, come abbiamo già potuto constatare. Resta da capire fino a che punto gli Stati si spingeranno nel perseguire le loro politiche di violenza e di morte in nome della protezione dei confini. Nel frattempo, dobbiamo continuare a fare tutto il possibile non solo per presentare loro il resoconto delle conseguenze della propria ostinazione, ma anche per organizzarci concretamente contro di essa, insieme a quanti lo stanno già facendo.
(1) Anche se spesso ricevono maggiore attenzione da parte dei media, il numero di persone morte in mare è inferiore a quello dei tentativi di attraversamento in camion o in treno.
(2) Altre due persone sono ancora disperse in mare a causa di questo incidente. Sebbene non sia ancora confermato, i resti di due persone sospettate di essere migranti provenienti da questo naufragio sono stati ritrovati sulla spiaggia di Texel, nei Paesi Bassi.