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CONTRO LO COSTRUZIONE DELLA COLLETTIVITÀ, PER L’AMICIZIA

Diffondiamo un altro opuscolo da noi tradotto, la cui versione originale è disponibile su Warzone Distro.

E’ uno scritto di un compagno, contro la stigmatizazzione e la santificazione della “comunità” a favore invece di una relazione molto più genuina e libera, l’amicizia

Qui potete trovare altri scritti di Ziq:

theanarchistlibrary.org/category/author/ziq

“L’idea di comunità è tenuta così tanto in considerazione dagli anarchici stessi che ricorda in modo inquietante la fedeltà dei liberali statunitensi al “sacro terreno” del campidoglio nazionale. Per gli anarchici la comunità è qualcosa di consacrato e inattaccabile. È il legame che ci unisce ai nostri compagni di fede. Ci dà appartenenza, direzione, scopo, sicurezza, tutte queste belle cose.

Ma è davvero così?”

“La comunità sembra sempre essere la scintilla che accende un inferno di gerarchie e dominio. Nell’era del Leviatano sono state giustificate tante orribili oppressioni e morti in nome del al “bene della comunità”. Ho visto tante persone, compresi gli anarchici, nascondere sotto il tappeto ogni sorta di abuso nel disperato tentativo di “proteggere l’integrità della comunità”. In qualche modo, la comunità viene sempre anteposta alle persone che la abitano, come se un precario eidolon estratto dal nulla e tenuto insieme da nient’altro che la determinazione collettiva fosse più sacro della vita stessa.”


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