Traduciamo e condividiamo questo opuscolo prodotto da Crimethinc. quindici anni fa, un opuscolo che presentava al grande pubblico l’anarchia come modo totale di essere, audace e accessibile allo stesso tempo.
[…Sto parlando, ovviamente, di anarchici e quando le persone mi chiedono della mia politica, dico loro: la miglior ragione per essere rivoluzionari è semplicemente perché si tratta di uno stile di vita migliore. Le loro leggi ci garantiscono il diritto di restare in silenzio, il diritto a un processo pubblico da parte di una giuria di nostri pari (anche se i miei pari non mi metterebbero sotto processo – e i tuoi?) – e che dire del diritto di vivere la vita come se non avessimo un’altra chance, per avere i motivi per stare svegli tutta la notte per una conversazione urgente, per guardare indietro ogni giorno senza rimpianti o amarezza? Non possiamo rivendicare tali diritti solo per noi stessi – e queste non dovrebbero essere le nostre preoccupazioni centrali, non le quisquillie del protocollo e della sopravvivenza?
Per quelli di noi nati in una gabbia dorata creata dal sangue e dal sudore di prigionieri meno fortunati, la sfida di condurre una vita degna di essere vissuta, colma di storie che vale la pena raccontare, è un progetto permanente e formidabile; ma tutto ciò che serve, in qualsiasi momento, per affrontare questa sfida è contestare quella prigionia.
Quando combattiamo, stiamo combattendo per le nostre vite. ]
Combattere per le nostre vite – SCARICA PDF